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Al Torrione di Forio l'artista portogruarese accende l'estate con colori caldi e miscelati.

A riscaldare un estate già piena di colori brillanti nel waterfront, foriano ci pensa Barbara Zaccheo che con le sue tele variopinte sbarca al Torrione con una mostra di rilevante spessore artistico e culturale. E ce ne rendiamo conto già dal titolo che sintetizza un percorso fatto di apprendimento e studio non solo delle tecniche per rendere la fusione dei colori piacevole ed omogenea, ma anche incontro fra culture diverse che genera mescolanze, interazioni e fusioni fra elementi eterogenei.
Ma come nasce il termine sincretismo e quali sono le applicazioni più appariscenti? Il vocabolo "sincretismo" deriva dal greco συγκρητισμ?ς (synkr?tismós), con il significato di "coalizione cretese". Il termine compare per la prima volta nel "De fraterno amore", 19 di Plutarco, (Moralia 490 ab), che cita l'esempio dei Cretesi che hanno messo da parte le differenze per coalizzarsi in vista dei pericoli esterni.
In ambito artistico il termine sincretismo, egregiamente rappresentato dalla nostra Barbara, è stato recentemente utilizzato dal gruppo - movimento Nuova Arte Sincretica, in questo caso attribuendo al termine stesso un significato estensivo, pur nella conservazione del significato originale, cioè la "conciliazione" e sintesi di stili e linguaggi artistici diversi nell'atto creativo.
Quello di Barbara, difatti, è un "sincretismo" come sintesi di stili e di tendenze artistiche: dal Cubismo al Raggismo, al Futurismo e all'Astrazione lirica di Kandinskij, al Costruttivismo, che media con un suo metodo personale di destrutturazione della realtà.
Come scrive il critico d'arte Giancarlo Zaramella: «L'arte di Barbara Zaccheo si alimenta di un approccio alla realtà destrutturante in senso costruttivista, futurista e protocubista, determinato da un vivo e intimo interesse per le forme del reale, che ne includa anche la visione introspettiva dell'essenza, in un'ottica di completamento armonico del suo concetto artistico interpretativo. Questo approccio alla produzione artistica, all'agire sul visto e vissuto scomponendolo in piani, sfaccettature, sezioni e istantanee, frazionate e ricomposte in una visione unitaria, riesce a trasporre la terza dimensione nella prospettiva bidimensionale, e a suggerirne una quarta, che rispecchia una profondità d'indagine e un riflesso del Sè sull'esperienza del mondo, la qual cosa rende il suo prodotto artistico estremamente viscerale, sintetico, di una sintesi che conserva una qualche indiscutibile espressione di spiritualità immanente.»

L'associazione culturale Radici, ben lieta di ospitare tra le mura dell'antica fortezza foriana la performance dell'artista veneziana, invita i graditi ospiti e tutti i residenti all'inaugurazione di sabato 5 agosto 2023 alle ore 20.30 presso il Museo Civico "Giovanni Maltese" al Torrione di Forio. Interverrà la Curatrice della mostra e Critico d'Arte, Dott.ssa Maria Palladino.
La mostra resterà aperta tutti i giorni fino a sabato 19 agosto dalle 19.30 alle 22.30
Luigi Castaldi

Barbara Zaccheo è nata nel 1971 a Portogruaro (VE), fa parte del centro culturale artistico G. B. Piranesi dal 1996, e del Centro Grafico dal 2005 a 2010.

Barbara ha studiato pittura presso l'Accademia Artis Domus, del Centro Piranesi, dove
frequentava anche incontri di analisi critica del Prof. Giancarlo Zaramella, fondatore del Centro Piranesi e Critico d'Arte.
Oltre alle mostre personali, di cui ne citiamo alcune: Scoletta dei Calegheri (Venezia 2001), Al Vapore (Marghera 2002), Sala Barbazza (Spinea 2003), Galleria La Cella (Mestre 2004), Libreria Zanoni (Padova 2005); ha partecipato a molte collettive: Kursaal Jesolo (2001), Pittura, Scultura e Grafica alla Sala Convegni di Mogliano Veneto (2002), Voci al Femminile (2008), Cassa di Risparmio di Venezia e Mestre (2009), Brolo Centro d'Arte e Cultura a Mogliano Veneto (2010/11/12/13/15/16), Palazzo Ca' Da Noal Treviso (2014).
Incontra nel 2020 la curatrice e critica d'arte Maria Palladino, e lo storico e critico d'arte Prof. Giorgio Grasso, per tramite dei quali, essendo stata selezionata, partecipa alle mostre presso la Venice Art Gallery di Venezia (2020/2021/2022), e alla Galleria La Teca di Padova, “Omaggio alla Primavera” (2022).
Nel 2022, la sua opera “Toco Tucano” viene inserita in asta on line, dalla casa d'aste Capitolium Art, raggiungendo la quotazione di 1.400€.
Le sue opere vengono inserite in permanenza nel sito di e-commerce d'arte contemporanea della Galleria La Teca di Padova, “italiadesign900.com”, e nel sito di e-commerce d'arte contemporanea berlinese “pamono.com”.
Nel mese di Ottobre 2022, una sua opera verrà esposta nella Mostra Collettiva Internazionale “Il Volto – Maschera o Verità”, presso la Galleria La Teca di Padova, con la cura e l'organizzazione del Critico d'Arte e Curatrice Maria Palladino, e la presentazione dello Storico e Critico d'Arte Prof.Giorgio Grasso.
Nel mese di Novembre 2022 l'artista donerà un suo dipinto al Museo delle Genti d'Abruzzo di Pescara (PE), il quale verrà messo all'asta.
Vive e opera a Spinea (Venezia).

BARBARA ZACCHEO
L'arte pittorica di Barbara Zaccheo si fonda su una destrutturazione della realtà in senso
costruttivista, e futurista, soprattutto nell'ottica delle declinazioni russe del Futurismo, rappresentate dall'Orfismo e dal Raggismo, di inizio '900: tali correnti, basavano le loro manifestazioni artistiche su un'attento studio dell'ottica, dei fenomeni di riflessione e rifrazione della luce, e sui coevi o di poco precedenti studi sul colore e sui suoi effetti sensibili e simbolici.
Una scomposizione che nega una visione oggettiva del reale, per sconvolgerlo e frantumarlo, farlo esplodere in schegge grafiche e cromatiche, dove questi due elementi appaiono rincorrersi e inseguirsi, ricercando una ricostituita unità. Esprimendo una tensione quasi affannosa che attira ogni segmento all'altro, ogni nucleo di colore a quello successivo, nell'ansia di rimettere in ordine un'armonia che sembra in tutti i modi voler sfuggire: si potrebbe definire una dichiarazione d'intenti, che mira a porre l'accento sulla caoticità e disunità estrema della società contemporanea, la qual cosa in un  animo sensibile come quello di un artista, non può fare a meno di produrre disorientamento. Senza trascurare tuttavia una vena ironica, a tratti, più o meno palese.
Una scissione necessaria, laddove l'artista diviene per sua intima natura e diritto, ma anche in certo qual modo dovere, artefice di una nuova visione del mondo, e comunque destinata a fornirne una propria, rinnovata, al fine di suggerire un'altra possibile interpretazione, delle infinite in nuce.
A tutto ciò si abbina una componente protocubista, che richiama alle prime fasi della
sperimentazione sulla geometria e la prospettiva di stampo cubista, volta a dissezionare oggetti e corpi, scomponendone le fattezze in materia e linea: in questo caso non abbiamo una circolarità dello sguardo che percorre l'oggetto da tutti i lati possibili, una tridimensionalità intuita, ma una bidimensionalità che rinnega se stessa, nell'anelito di tradurre gli stimoli esterni in un linguaggio individuale e originale.
Un procedimento, questo, che non prescinde dall'emozione, la quale è costituita dall'effetto
interiore, psichico, prodotto dalle tonalità, in abbinamento alla parte razionale scientifica.
“Tucano”, 80 x 60 cm., pastelli ad olio su carta, 2003 è esempio di quanto suddetto
BARBARA ZACCHEO
L'arte di Barbara Zaccheo si alimenta di un approccio alla realtà destrutturante in senso costruttivista, futurista e protocubista, determinato da un vivo e intimo interesse per le forme del reale, che ne includa anche la visione introspettiva dell'essenza, in un'ottica di completamento armonico del suo concetto artistico interpretativo. Questo approccio alla produzione artistica, all'agire sul visto e vissuto scomponendolo in piani, sfaccettature, sezioni e istantanee, frazionate e ricomposte in una visione unitaria, riesce a trasporre la terza dimensione nella prospettiva bidimensionale, e a suggerirne una quarta, che rispecchia una profondità d'indagine e un riflesso del Sè sull'esperienza del mondo, la qual cosa rende il suo prodotto artistico estremamente viscerale, sintetico, di una sintesi che conserva una qualche indiscutibile espressione di spiritualità immanente. La sintesi è fondamentale nell'opera di Barbara Zaccheo: comporta la capacità d'immergersi a fondo, e con attitudine meditativa nelle cose viste e vissute, ricercarne i motivi e l'origine, carpirne la complementarietà e contemporaneità dell'essere in corrispondenza al proprio esistere al mondo. Si tratta di un lavorio interiore d'indiscutibile impegno, come un tessuto che in maniera estremamente impegnativa e femminile l'artista progetta e appronta, dipanandolo sul supporto, tela o tavola, in trama e ordito, rivelandoci un diario personale in codice, che dobbiamo avere necessariamente la dovuta attenzione per decodificare, comprendere a un livello profondo, risistemare visivamente e riaggregare concettualmente. Si tratta dell'interazione e comunicazione artista - fruitore, ricercata e assolutamente necessaria, che fa la natura edificante e relazionale del discorso artistico. Perché un capo da seguire per arrivare al bandolo della matassa esiste sempre, e ogni elemento grafico, segmento, raggio, concorrono a dettare la sequenza che costituisce la formula per giungere alla plausibile soluzione, che come per ogni cosa nella vita non è e non può essere l'unica possibile, ma rappresenta matematicamente, e soggettivamente, soltanto uno d'infiniti percorsi possibili. Il colore è intenso, essenziale, si distribuisce a tocchi, in campiture significanti, e diviene anch'esso parte rilevante della narrazione. Un nucleo che nella sua matericità aggiunta apporta forza e pregnanza, similmente ad una figura retorica, che come intermezzo in un fraseggio, arriva a colorire la partitura, a portare esempio, concentrare il pensiero ed aiutare nella comprensione del significato. Pur nell'incisività dell'analisi e dei contenuti, nello studio e nella visceralità che richiede, la pittura di Barbara Zaccheo non si smorza mai nei toni, conserva sempre un tenore positivo e solare nella scrittura delle partizioni grafiche, capaci di fondere astrazione lirica e geometrica e un dinamismo di matrice russa raggista e suprematista, le quali testimoniano della continuità di ogni componente, ogni struttura esistente al mondo e nella nostra psiche. "Donna selvaggia" esprime la naturalità dell'essere femminile, che si snoda e si dipana in un disegno spiraliforme, che si avvolge e circonda tutta la composizione, determinandola e definendola nei suoi confini, inclusivo, come un corpo di donna sa essere. La natura femminile è decostruita e franta dalla frenesia e incoerenza della società contemporanea, ma sa ricostituirsi, inglobando in sé il circostante.

Un' opera quella della Zaccheo pregnante di gestualità pittorica. Un colore materico, densamente carnoso, sensuale, che trasuda una intensa passionalità emozionale. L'opera di Barbara anche nella struttura compositiva poco concede a pause, semmai è il colore a dare respiro all'incalzare del gesto. In questa monografia sono rappresentati alcuni cicli, o parte di essi, che testimoniano l'interesse dell'Artista a confrontarsi con soggetti diversi gemellandoli con variazioni tecniche d'indubbio interesse. In particolare modo siamo attratti e coinvolti dall'ultima produzione: opere queste permeate di un clima timbrico e armonico d'intensa comunicazione emozionale senza tuttavia fruire di possibili letture descrittive. Infatti, pure assimilando inizialmente identità veristiche dal soggetto, finisce poi per annullarne ogni definizione in fase di traduzione interpretativa, sia essa viscerale o cadenzata dal metronomo del pensiero critico. Una astrazione quella di Barbara capace tuttavia di conservare i ritmi, le sonorità, lo stilema timbrico e quant'altro caratterizzi e preservi le sommaticità originarie del tema affrontato. Artista quindi de seguire con interesse nel suo evolversi esplicativo visto che quanto attualmente ci fa vedere ha già in dotazione l'inequivocabile "indole creativa" corredata oltretutto dalle più ambite proposizioni.
G.C. Zaramella

Locandina

Invito

 

  • Tipo :

    Evento
  • Dal :

    2023-08-05
  • Al :

    2023-08-19
  • Orari :

    19.30 - 22.30