Seguendo la simbologia dei numeri si rileva che l’11, molto caro a Ylenia Pilato, è un numero non solo matematico ma anche un concentrato d’Arte e d’illuminazione e della sua ottica di sognatrice. Il suo vedere, quindi, va oltre l’apparenza e si spinge fino a raggiungere il vero assoluto. La prova certificata è il nuovo allestimento espositivo realizzato da Ylenia che ci ha atteso per mostrarci la sua ultima performance in una meravigliosa e magica atmosfera: quella della tenuta di Villa Spadara sulla collina del Calosirto a Forio, antica fattoria costruita dal nonno. E ‘ un vero piacere gustare le Opere della giovane e affascinante Ylenia. Tra le sue mani, infatti, si concretizzano creazioni di stoffa, quadri, oggetti da affezione e tanto altro. Dopo aver tracciato uno schizzo o, semplicemente, un contorno su una tela, la giovane artista foriana colma gli spazi vuoti con frammenti di tessuto. Ed ecco che questo materiale duttile e materico trascende dalla sua naturale collocazione quotidiana per diventare quadro o abito da cerimonia. Le creazioni si compenetrano in nuove geometrie di forte impatto cromatico nella loro calda morbidezza corporea. Tra paesaggi, svariati soggetti e scene, la sua arte si snoda in oniriche essenze colorate. Abiti dismessi, stoffe vecchie, usate e recuperate oggetti inanimati, raccontano la sua interiorità, mettendo da parte le parole e lasciando parlare le sole sensazioni. Tutte le creazioni sono sempre frutto di un’ispirazione riscontrabile sia nell'ambiente che la circonda, ovvero l’isola d’Ischia, sia nell'emozionante mondo della fantasia. Filo conduttore e tessuto estetico, oltre alla passione per i tessuti, è il recupero della materia inerte. “ Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma.” La celebre frase di Antoine Lavoisier diventa il suo motto e si cimenta perciò in un percorso che la vede protagonista in Italia e all'estero. Nel suo carnet, benché, giovanissima, annovera decine di collettive e mostre personali, tra le quali emergono la sua spontaneità e freschezza creativa. Tra le tante attestazioni e presenze espositive sono indicative quella della Biennale di Palermo, il Meeting della Fiera del Mediterraneo, e la Biennale di Barcellona. Arricchiscono la collezione delle opere, i premi ricevuti sia in Italia sia all'estero come prestigiosa prima classificata a San Pietroburgo nella mostra “Art in design”  con l’opera "Belle Epoque" nel 2017, prima classificata alla Mostra Russian Art Week presso Palazzo Centrale degli Artisti a Mosca con l’opera “ Messaggeri di pace” nel  2016 e un terzo posto conquistato alla Mostra- concorso IAR Russian Art Week, ??. ?????? ???????????????, sempre nella capitale sovietica con l’opera “Colazione ad Ischia” nel 2015. Partecipa ad Artkultura a Milano nel 2016 classificandosi al terzo posto con l’opera “Ninfa” nel concorso Le porte dell’arte e partecipa alla rassegna “ Scugnizzi in nero a metà” dedicata a Pino Daniele con la sua opera “  Napule è mille culure “ oltre che alla collettiva “ Pennellate di Primavera” al Museo Civico del Torrione di Forio. Due opere dell’artista sono state scelte per il progetto degli artisti della Collezione di Vittorio Sgarbi e saranno esposte presso Villa Cavallini Sgarbi sotto forma di litografie numerate con i numeri 313 e 314 . L’artista è pronta a partire per la Biennale di Venezia che si terrà dal 16 al 19 marzo 2018.

Al vernissage di domenica del non casuale 11 febbraio 2018, gli ospiti sono stati molto sorpresi e incantati dal fascino di Ylenia, romanticamente griffata Rocco Barocco, dalla magia di Villa Spadara, dalle creazioni di Ylenia, che tra l’altro, con la sorella vocalist Miriam, è figlia d’Arte di Magda Kismet (Maddalena Di Costanzo), anche lei artista. Tocco finale, una cena gourmet dello Chef Raffaele Angelino. Arte culinaria e pittorica in chiave romantica sono state in perfetta sintonia tra gli scroscianti applausi degli invitati.